Silvana La Spina ci accompagna a palazzo Salina, dove troviamo Angelica, la figlia di Calogero Sedara. Questo Sedara, divenuto da poco sindaco di Donnafugata, è un arrivista senza scrupoli - che si è arricchito ben oltre le sue possibilità grazie ad affari spesso poco trasparenti: disposto a tutto pur di far entrare la sua avvenente figliola nella buona società siciliana, grazie alla ricca dote che è riuscito ad accumulare per lei, intende far sì che il principe accetti di darla in sposa a Tancredi, il suo squattrinato nipote che, grazie alla dote di Angelica, potrà fare la vita a cui aspira. Seguiamo così la lunga vita di Angelica - divenuta principessa - che, con Tancredi, lascia la Sicilia e vive dapprima a Roma e poi a Vienna.
E, dopo l’ultima pagina di questo romanzo dei giorni nostri che facciamo?
Beh, torniamo con piacere a rileggere “Il Gattopardo” – iconico romanzo della tradizione letteraria italiana rilasciato sul finire degli anni ’50 dello scorso secolo dalla penna di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Silvana La Spina si è infatti ispirata alle vicende narrate da Tomasi di Lampedusa “prendendo a prestito” questo intrigante personaggio – Angelica – di cui ha immaginato e scritto lo svolgersi della vita, dai palazzi della nobiltà siciliana fino alla vecchiaia.
Ah…, e naturalmente possiamo anche andarci a cercare il film del “Gattopardo”, girato nel lontano 1963 da Luchino Visconti, con Angelica impersonata da una giovane e bellissima Claudia Cardinale.
EmmeDi, 13 ottobre 2023