A volte un libro ti attira grazie a una copertina accattivante, poi, dentro, non ci trovi nulla di particolare. Non è questo il caso di “Piccoli piaceri” che, oltre la copertina civettuola, da subito, ti fa capire che ti trovi davanti a una storia intrigante, tra l’altro ispirata a fatti realmente accaduti.
Siamo in Inghilterra, nel 1957, quando alla redazione del North Kent Echo giunge una cartolina che annuncia la promessa di una storia sensazionale: una certa Gretchen Tilbury afferma che la figlia di 10 anni è il risultato di un parto senza concepimento, generata cioè per partenogenesi. Al giornale, il caso viene affidato all’unica donna della redazione, Jean Swinney.
Quasi quarantenne, nubile, Jean vive ancora con l’anziana madre - egoista e dal carattere coriaceo - intrappolata in un’esistenza scialba e tranquilla, gratificata solo da piccoli piaceri quotidiani. L’indagine in cui si troverà invischiata per poterne riferire ai lettori del giornale per cui lavora la porterà decisamente fuori dalla propria comfort zone, sconvolgendo completamente l’esistenza tranquilla e abitudinaria che aveva vissuto fino ad allora. Non recentissimo, ma comunque un bel romanzo coinvolgente, dal finale imprevedibile e commovente.
EmmeDi, 26 aprile 2023